Un patto trasformativo per l’Area Sociale di Opera San Francesco

Dalle macerie di una Milano devastata dalla guerra Fra Cecilio faceva nascere nel 1959 Opera San Francesco. Da allora l’organizzazione benemerita lavora a Milano su altre “macerie”: i senza fissa dimora, i profughi delle guerre nei Balcani prima e nel Medio Oriente poi, le vittime delle recenti crisi economiche e del precariato, gli anziani malati e soli, i migranti, gli ultimi di ieri ed oggi. In una società che cambia in maniera sempre più accelerata e che diventa sempre più complessa, le sfide che una realtà del Terzo Settore, come Opera San Francesco, deve affrontare sono nuove e complicate. Per affrontare questo cambiamento d’epoca, reso ancor più necessario dall’arrivo della pandemia, la Presidenza di Opera San Francesco si è affidata ad On! – Trasformazioni Generative, a partire da un ripensamento del ruolo e dell’organizzazione dell’Area Sociale, la parte di OSF che costruisce progetti individuali di sostegno per chi è alla ricerca di una nuova autonomia (servizio accoglienza, sportello legale, servizio sociale e pedagogico, sportello lavoro).

L’intervento di On!, in accordo con la Presidenza, si è concentrato sulla riattivazione del desiderio del gruppo di lavoro interno di rigenerare assieme il senso e l’azione della loro presenza in Opera San Francesco e nel tempo che viviamo. Attraverso un percorso condiviso e maieutico di 4 workshop, il personale di Area Sociale ha riflettuto sulle radici di Opera San Francesco e sulle sfide con cui oggi si deve confrontare per rispondere a quattro semplici domande: “Perché serve Area Sociale, oggi?”, “Per chi esiste oggi Area sociale?“, “Con che stile vogliamo agire in maniera coerente, distintiva e efficace?”, “Quali azioni prioritarie e essenziali dobbiamo mettere in atto per perseguire il nostro “senso” rigenerato? Le risposte nate da questo percorso hanno trovato sintesi scritta nel Patto Trasformativo dell’Area Sociale di Opera San Francesco.

Il Patto Trasformativo è un atto generativo: è infatti figlio di un desiderio condiviso, della creatività collettiva e della comune presa di coscienza della propria libertà\responsabilità rispetto alla possibilità di contribuire al miglioramento della propria organizzazione e della sua capacità di generare valore sociale. La sua conseguenza naturale è infatti la soddisfazione personale e la crescita professionale. Un patto fiduciario tra persone, quindi, prima che un documento strategico-organizzativo, che guiderà l’azione di Area Sociale per continuare a dare risposte a chi busserà alla porta di Opera San Francesco perché ha smarrito la propria strada o non ha mai avuto le giuste scarpe per intraprenderne una.

 

 

«Stare bene con i poveri facendo bene a sè»

Johnny Dotti