Purpose - Shared Value

Purpose beyond profits. Il Purpose Playbook incontra la generatività sociale

Come si trasforma un’organizzazione complessa in un’azienda purpose led? Cosa significa applicare lo shared value in Italia e nel suo tessuto socio-economico? E in che modo questo approccio oggi applicato in tutto il mondo, dialoga con il paradigma della Generatività Sociale?  Il tema del purpose sta emergendo con forza nel dibattito economico intorno al fare impresa oggi. I cambiamenti che stanno investendo la nostra società e la sua economia sembrano indicare la necessità di un cambio di paradigma quale scelta vincente per rimanere sul mercato in un’ottica di sostenibilità. L’alternativa a forme di business tradizionale si deve ai padri dello shared value, Michael Porter e Mark Kramer, sostenitori di un modello di impresa che crea valore condiviso attraverso politiche e pratiche che ne rafforzano la competitività, rispondendo alle esigenze della comunità e della società in cui questa opera. La traduzione del Purpose Playbook, a cura di On! – Trasformazioni generative e Alleanza per la generatività consente di creare un ponte tra il paradigma dello shared value e la teoria della generatività, sviluppata nell’ultimo ventennio dal gruppo di ricerca dell’ARC dell’Università Cattolica di Milano. Di quest’incontro tra paradigmi si è discusso il 30 settembre 2020, in occasione della presentazione della versione italiana del Purpose Playbook.

Hanno partecipato:

  • Adeeb Mahmud, Managing Director FSG
  • Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature e Fondazione Capellino
  • Roberta Silva, Chief Executive Officer Flos
  • Jean Sébastien Decaux, CEO JCDecaux
  • Mark Kramer, co-fondatore di FSG
  • Maria Cristina Papetti, Head of Global Sustainability Infrastructure and Networks Enel Group
  • Marisa Parmigiani, Head of sustainability & Stakeholder management Gruppo Unipol
  • Franco Guidi, Partner e CEO Lombardini 22
  • Sofia Maroudia, Direttore ed ESG Officer Snam Foundation

Puoi rivedere i due dibattiti qui:

Purpose beyond profits

Shared Value e generatività sociale

 

Purpose Playbook

Sul perché abbiamo deciso di tradurre il Purpose Playbook in italiano e traduciamo “purpose” con la parola “senso”

La nostra volontà di tradurre il Purpose Playbook in italiano nasce dalla convinzione della centralità del tema del purpose rispetto alla possibilità dell’emergere, in questa particolare fase storica, di un nuovo e più evoluto modello di sviluppo, così come dal riconoscimento del potenziale dell’approccio dello shared value quale strumento di ri-orientamento e innovazione strategica a disposizione dei business leader globali. Questo anche grazie al lavoro svolto in questi anni da FSG e SVI, che riteniamo l’avanguardia del pensiero manageriale, oggi. In particolare, condividiamo appieno la prospettiva del “purpose beyond profits”, che vede unite a doppio nodo il rafforzamento e la sostenibilità delle imprese nel lungo periodo con l’ingaggio da
parte di imprenditori e manager nel trovare soluzioni concrete alle tante sfide globali del nostro tempo.
Partendo da questi presupposti, abbiamo tradotto questa essenziale guida alla “realizzazione di un purpose aziendale attraverso il valore condiviso”, per provare a dare un contributo, che ci auguriamo concreto e fertile, al dibattito sul futuro del fare impresa, della nostra economia e della nostra società, nel tempo della pandemia.
Lo facciamo con il desiderio di coinvolgere le grandi aziende attive in Italia, ma anche con l’obiettivo di tradurre l’approccio di FSG\SVI nel tessuto imprenditoriale italiano, fatto di medie e piccole imprese, spesso capaci di competere a livello globale grazie al loro legame di reciprocità con il territorio e le comunità. Lo facciamo alla luce del paradigma della generatività sociale, sviluppato e promosso dal Centro di Ricerca ARC dell’Università Cattolica di Milano e dall’Alleanza per la Generatività Sociale, e che è alla base delle attività di consulenza di On! Trasformazioni Generative. Lo facciamo, infine, con la speranza di avviare un dialogo con FSG/SVI, riscontrando un comune metodo di lavoro, che integra strategicamente ricerca e pratica, e un “purpose”
condiviso: aiutare le organizzazioni a crescere, generando valore per sé, gli stakeholder e il pianeta, in una prospettiva di lungo periodo.
In questa prospettiva, il primo tema che vogliamo porre è proprio legato alla traduzione della parola “purpose”. Nel testo abbiamo deciso di lasciarla in lingua originale, ma nella nostra esperienza usiamo la parola “senso”, più che “scopo”. E’ significativo, per noi, che Larry Fink, CEO di Black Rock, nella sua pluricitata lettera del 2018 agli azionisti, abbia usato l’espressione “sense of purpose”.
La parola “senso”, infatti, deriva dal latino sensus, participio passato del verbo “sentire”. Originariamente stava ad indicare la capacità dell’essere umano di ascoltare la propria voce interiore come guida spirituale ed etica nelle sue scelte. Il senso può essere pensato come ciò che ispira, orienta, nutre e spinge ad un movimento alto e appassionante di ricerca di un “di più di vita”.
E’ il desiderio di dare una direzione e un significato che meriti la nostra esistenza e il nostro fare.
Riferirsi al “senso” nel business, oggi può significare dare ulteriore profondità e prospettiva all’approccio del valore condiviso, arricchendolo con una dimensione antropologica fondamentale, quella del “generare” quale superamento della logica del mero “produrre”. Il che rimanda alla transizione – che ci appare sempre più urgente – da una cultura individualistica e materialistica a una umanistica, relazionale e contestuale. Porre “il senso al centro del fare impresa” significa avere felicemente riscoperto l’interdipendenza irrisolvibile tra la realizzazione dell’Io e quella del Noi, tra la prosperità dell’impresa e quella del suo territorio e comunità. E farne un punto di forza per l’organizzazione, attraverso il valore condiviso. Questa convinzione nasce dall’incontro – frutto di una ricerca pluriennale iniziata dopo la crisi del 2008 – con oltre 100 organizzazioni “di senso”, profit e non profit, raccolte nell’Archivio della Generatività Sociale. Storie che ci raccontano di leader orientati da un senso “generativo”, per cui il fare impresa diventa un appassionante progetto di vita fonte di soddisfazione, prima che esito di calcolo utilitaristico o di scelta etica, paragonabile alla gioia del genitore che accompagna il figlio alla piena e autonoma espressione di sé. Una razionalità, quella generativa, che per noi è la base per un’evoluzione positiva dell’impresa e, più in generale, dell’attuale modello di sviluppo, verso un nuovo legame sociale che definiamo sostenibile e contributivo.

 

Il Purpose Playbook è stato realizzato da FSG e Shared Value Initiative e la versione italiana è stata curata da On! – Trasformazioni Generative e Alleanza per la Generatività.

Scaricalo qui

www.purposeplaybook.org/italian